sabato 30 ottobre 2010

Corso di tecniche di memoria? Lettura veloce? Mappe mentali? Come scegliere? Your Magister di Your Trainers Group è l’esempio!

Sempre più persone ogni giorno si trovano con la necessità di apprendere e imparare nuove nozioni.


La scuola dell’obbligo è sempre stata un luogo in cui la capacità nell’apprendere nuovi concetti ha caratterizzato il successo personale dell’alunno, ma ora la parte della vita di un individuo dedicata all’imparare si sta allungando. Molti, e soprattutto più che in passato, sono i ragazzi diplomati che scelgono di intraprendere un percorso universitario, altri decidono invece di frequentare corsi di specializzazione per imparare al meglio una professione, per alcuni le lingue straniere hanno acquisito una straordinaria importanza, soprattutto nel mondo dei professionisti, i quali si trovano anche nella necessità di aggiornarsi continuamente, dal punto di vista lavorativo o anche informatico, dovendo quindi dedicare tempo, energie e risorse a un’attività che sta diventando sempre più determinante nel tempo: continuare a imparare.


La maggiore attenzione a questa attività ha creato anche l’esigenza di svolgerla al meglio, infatti è sempre più comune conoscere persone che decidono di imparare nuove tecniche di memoria, lettura veloce e mappe mentali. Ma come farlo? Quali sono le indicazioni importanti da seguire per non sbagliare nella scelta?
Innanzitutto vediamo dove trovare queste strategie: libri, video o seminari.
In libreria, in edicola o su internet si possono trovare molte pubblicazioni su questi argomenti e molte persone hanno scelto questi metodi per accrescere le loro competenze; purtroppo la maggior parte di loro è rimasta profondamente delusa dall’esperienza: si sono resi conto troppo tardi che apprendere da un testo o da un video non sarà mai come farlo insieme a un insegnante presente. Il testo o il dvd non rispondono alle domande, se non si capisce qualcosa non si avrà la possibilità di chiarirlo; la mente spesso si riempie di dubbi invece che di nuove certezze e ci si trova nella stessa condizione di chi cerca di imparare a nuotare o a guidare leggendo un libro, non lo trovereste assurdo?


Esiste un solo modo efficace per apprendere nuove tecniche, e questo modo è frequentare un corso dal vivo.


Anche in questo ambito però, se ne trovano moltissimi, come scegliere? Molto semplice, basta fare attenzione ad alcune caratteristiche.
Per chiarire meglio prenderò come esempio il miglior corso di tecniche di apprendimento in Italia: il corso Your Magister della società Your Trainers Group. Mi sento di dire che è il migliore in base ai commenti e alla soddisfazione dei corsisti, alle caratteristiche, alla diffusione, alla solidità dell’azienda che lo fornisce, alle garanzie collegate e alla preparazione degli istruttori.
Un corso di apprendimento deve prevedere nella sua struttura:


1. L’insegnamento di tutte le più efficaci e innovative strategie di apprendimento: mnemotecniche, lettura veloce, mappe mentali.
Il corso Your Magister, ad esempio, si occupa proprio di ognuna di queste attività, oltre che di rilassamento, concentrazione, metodologia di lavoro su un testo e atteggiamento mentale nei confronti dello studio.


2. Possibilità di ri-frequentare il seminario nel tempo: la ri-frequenza gratuita è un’altra caratteristica importante da cercare nel programma di un corso.


3. Garanzia di risultati: Un’azienda seria offre la garanzia sui risultati che l’allievo potrà ottenere dal corso. Il seminario Your Magister di Your Trainers Group da la possibilità all’allievo del seminario di ritirarsi dallo stesso in caso non riesca ad applicare le tecniche che sta imparando. Questa sicurezza è importantissima, dimostra la certezza dell’istruttore nel far apprendere le tecniche ai suoi allievi.


4. Assistenza nel tempo: Probabilmente la caratteristica più importante di tutte è la possibilità di essere seguiti nel tempo da un esperto che si occupi di aiutare l’allievo ad utilizzare le nuove tecniche e strategie nelle sue applicazioni.
Il corso Your Magister fornisce ai suoi allievi ben 20 ore di assistenza personalizzata con un professionista delle tecniche. Molte aziende o seminari non prevedono questo servizio, mi raccomando: diffidatene.


5. Diffusione: Quante sedi ha la società con cui vorreste fare il corso? Quanti seminari tiene all’anno su questo argomento?
L’esperienza e la soddisfazione di un numero considerevole di clienti sono alla base di una scelta serena. Questi sono solo due dei motivi che mi hanno spinto a citare più volte in questo articolo il nome di Your Trainers Group o del loro corso sull’apprendimento Your Magister. Quest’azienda può vantare il maggior numero di sedi fisse in Italia in cui si svolgono i corsi di apprendimento (ben 14), il maggior numero di corsi in un anno (oltre cento) e di partecipanti.
Tutte queste sono le garanzie e le particolarità che vi consiglio di cercare in un seminario di questo tipo. Spero che troviate il corso giusto per voi nella vostra città e che diventiate dei “maestri” dell’apprendimento!




IL SITO DELL'AZIENDA YOUR TRAINERS

giovedì 28 ottobre 2010

Ideogrammi cinesi (II° parte)

Questa è la seconda parte dell'articolo, se non hai ancora letto la prima parte vai a "Imparare gli ideogrammi cinesi"


Partiamo da un grande presupposto:
per la nostra mente è più facile ricordare le immagini. La possibilità di “visualizzare” nella nostra mente una qualsiasi informazione facilita notevolmente il ricordo.

Normalmente per memorizzare un vocabolo straniero utilizzando le memotecniche si parte dal significato del vocabolo in italiano, si trova un’immagine concreta per esso e poi si passa alla parola straniera e una volta trovata un’immagine anche per quella il gioco è fatto. Basta “legare”, far interagire le due immagini concrete l’una con l’altra. Per essere più precisi: cavallo – horse

Immagine per cavallo: (difficile eh?!) prendiamo Furia (cavallo del west) – immagine per horse (usiamo la pronuncia “hors”) un orso .

Immaginate Furia il cavallo che prende a ceffoni l’orso. Divertente eh? Bhe, sappiate che più le vostre immagini sono divertenti, colorate, strane più saranno efficaci!
E’ importantissimo però chiudere gli occhi e visualizzare la scena come se stesse accadendo davanti ai nostri occhi, visualizzando nei dettagli una o due volte.



                          
QUESTA IMMAGINE SIGNIFICA “DOTTORE” e SI PRONUNCIA “dài”

Se volessimo associare la pronuncia al suo significato potremmo immaginare di esserci fatti molto male , che in nostro aiuto sia arrivato il medico e che noi accecati dal dolore,per incitarlo a curarci gli urliamo forte “DAI DAI DAI!!!!”. In questo caso abbiamo memorizzato la pronuncia con il significato. Per gli ideogrammi però bisogna aggiungere un altro fondamentale dato: la scrittura: Potremmo immaginare questo simbolo come il corpo di un uomo con il busto molto sottile, il collo lunghissimo, con un’acconciatura strana (i capelli a punta) e un piede enorme mentre l’altro molto piccolo. E se questo uomo fosse il nostro dottore di fiducia? Oppure un dottore che conosciamo molto bene?sarebbe molto più semplice immaginarlo. Chiudete gli occhi e visualizzate questa scena nitidamente nella vostra mente. Come è stato?difficile?

ecco qui i dettagli evidenziati: testa, capelli, piede.














QUESTA IMMAGINE SGNIFICA “AMICO” e si pronuncia “yòu”.

In questa associazione non spiegherò come memorizzare pronuncia e significato. Non per cattiveria ma perché mi permette di introdurre un argomento importante dopo.
Per memorizzare l’immagine legata al significato invece : se guardate attentamente l’ideogramma potrete scorgere l’immagine di un omino che con le braccia aperte e con una gamba fatta “a uncino” salta un ostacolo. Non lo vedete?






E se questo omino fosse il mio migliore amico? Immaginatelo mentre con una gamba “bionica” salta un grosso ostacolo giallo ad una gara. Facile ed immediato.







E ora un esempio di ideogrammi giapponesi.

Nell’alfabeto giapponese questo “hiragana” significa “sa”

non so voi ma io ci vedo il profilo di una strega con il naso a punta (e anche “simara”che lo ha segnalato per prima nel suo commento.)








ecco la strega con tanto di cappello!

Qui non si discute l’efficacia della tecnica di per sé, ma si discute la possibilità di applicarla. Mi spiego meglio (ecco l’argomento che volevo introdurre). Se avete provato da soli a trovare un immagine per la pronuncia degli ideogrammi sono sicuro che probabilmente almeno il 99% di voi ha trovato delle difficoltà. E questo perché? Per svariati motivi. 

Secondo voi perché ci sono aziende che ogni mese fanno dei corsi interi su questi argomenti?Semplicemente perché è vero che le tecniche sono utilissime, ma è altrettanto vero che bisogna avere qualcuno che ci insegni ad applicarle, che ci segua mentre impariamo, che corregga i nostri errori prima che diventino scomode abitudini. Se volessi imparare a nuotare di certo non cercherei di farlo leggendo un libro, guardando un video o leggendo su internet come si fa. Prenderei lezioni, mi metterei nelle mani di un esperto. E invece purtroppo oggigiorno sul web circolano video, audiocassette, dvd che promettono di insegnare tutto esattamente come seguire un corso “live”. E invece non è vero. Perché fino a prova contraria il dvd non risponderà mai a nessuna domanda io gli ponga anche se in diverse lingue. E nemmeno il libro! Ma sui libri sono già più ottimista. Credo che da un libro si possano trarre spunti interessanti una volta frequentato un corso (magari si possono trovare applicazioni un po’ più specifiche) oppure che il libro possa in alcuni casi incuriosire a tal punto da volerne sapere di più. Insomma…state attenti a chi vi propone il “fai da te”, non è sempre garanzia di risultati!!



lunedì 25 ottobre 2010

Imparare gli ideogrammi cinesi (I° parte)

L’apprendimento della scrittura in Cina funziona in maniera molto diversa da qui. Per imparare le migliaia di ideogrammi della lingua cinese sono necessari anni e anni di studio. E’ un lavoro quasi prettamente mnemonico, dal momento che, se per noi è sufficiente ascoltare il suono di una parola per essere sicuri (o quasi) di riscriverla correttamente, i cinesi non utilizzano un alfabeto. I loro ideogrammi possono essere sì basati sul suono della parola, ma non si saprà mai esattamente come scrivere una parola se non la si studia, perché ogni suono ha diverse possibili scritture. A questo va aggiunto il fatto che la maggior parte degli ideogrammi si scrive in base al significato che ha. Alcuni esempi interessanti sono “casa” (che viene rappresentata come un maiale sotto ad un tetto), “luce” (il sole accostato alla luna) e “buono” (donna e bambino).

Dal punto di vista dell’apprendimento è utile scoprire questi significati, in quanto - se anche all’inizio possano sembrare reconditi o indiretti - una volta individuati permettono di avere due enormi vantaggi. Il primo è la possibilità di disporre di immagini concrete a cui appoggiarsi per facilitare il ricordo, e si sa che quando si riesce a visualizzare un’informazione è molto più semplice trattenerla nella nostra memoria.

Inoltre c’è un secondo vantaggio fondamentale: associare due o più immagini per comporre un ideogramma fa sì che una volta imparate le immagini base sia sufficiente comporre un puzzle di tutte queste, senza dover ogni volta memorizzare nuovi simboli astratti che proprio per la loro astrattezza sono difficili da ricordare (e questo si ricollega al primo vantaggio).


Utilizzando quindi la strategia di soffermarsi un un ideogramma in maniera da capirne il significato profondo prima di accingersi a memorizzarlo è possibile risparmiare tempo: è un piccolo investimento di tempo che si fa, ma è tanto di guadagnato dopo!


Vediamo nella pratica un paio di esempi:
continua… 

venerdì 22 ottobre 2010

Apprendere è anche Divertirsi!

Apprendere è sicuramente una componente molto importante nella vita di una persona. A partire da un bambino che impara a camminare, poi a scrivere, al liceale poi universitario, al professionista che ogni giorno deve aggiornarsi per migliorare sempre più nel suo campo. E allora perché non farlo divertendosi? 


Spesso fin dalle scuole elementari si impone un certo rigore associato all’apprendimento. 
E' importante essere concentrati e non perdersi in considerazioni con gli amici (penso invece che in gruppo si possa fare tanto e bene).
Ho allenato parecchi anni in diversi ambiti a livello sportivo, dall’atletica leggera, alla pallavolo, all’ora di ginnastica nelle elementari, e sempre, in ogni disciplina e per ogni età l’opzione divertimento è risultata essere quella più efficace. 
Perché apprendere divertendosi, fa si che la persona sia più motivata quando deve approcciarsi a una nuova cosa. 


Per uno studente universitario che ha un metodo di apprendere rigido,basato sulla ripetizione sarà certamente più faticoso e pesante studiare, al contrario invece di uno che trova un metodo creativo e che gli permette di ottenere tanti risultati.


Tempo fa ho fatto un corso sull’apprendimento efficace che si è rivelato essere davvero divertente.
 Si è subito creato spirito di squadra, non si percepiva la stanchezza di parecchie ore di docenza, mentre al giorno d’oggi, basta entrare in una qualsiasi aula liceale e universitaria  per vedere la maggior parte degli studenti che già alla seconda ora di lezione dà chiari segnali di noia, sebbene non sia obbligatoria (l'università) e si può dare per scontato che le persone abbiano scelto liberamente cosa studiare.


L’apprendimento dei bambini, in particolare,deve essere associato al divertimento, ma perchè non farlo anche da grandi? 
Si impara più velocemente, si è più motivati, si supera lo stress che tanti hanno nel loro lavoro o studio e soprattutto migliorano i risultati e se ne ottengono di più !
anche perchè si sà..... “la fame vien mangiando” 

martedì 19 ottobre 2010

Imparare Facilmente : Questione di Standard

Se potessimo conoscere esattamente tutte le potenzialità della nostra mente, probabilmente resteremmo letteralmente sbalorditi.


Rimasi molto colpito un giorno da una riflessione letta su un libro di Antonino Zicchicchi. Parlava della colonizzazione avvenuta da Colombo in poi in America. Una volta arrivati gli europei trovarono degli indigeni, lontani anni luce dal livello di sviluppo e di conoscenze sia tecnologiche e scientifiche sia sociali che c’era in Europa.


 Ma pensate che nel giro di un secolo si trovarono ad avere assimilato tutto quanto anche nelle loro terre, dalle tecniche di coltivazione, ai vestiti, ai trasporti, alle armi, ecc. 


Ora, tralasciando gli stermini e i metodi di colonizzazione, la cosa che mi ha sbalordito è che nel giro di poche generazioni sono stati trasmessi e insegnati secoli di evoluzione dell’essere umano! Quindi è possibile evolvere a velocità enormi rispetto a ciò a cui siamo abituati. La domanda che mi sono posto è questa: e se non avessimo limiti? Se atterrasse da un giorno all’altro una razza aliena molto più evoluta di noi che ci insegnasse tutto quello che sa? Che salto potremmo fare? C’è da rimanere sbalorditi!


Ciò che penso è che per quanto riguarda l’apprendimento tutto è possibile, ma soprattutto facile! A volte bisogna uscire dagli schemi e dai pensieri ordinari, perché ci si può trovare al punto in cui bisogna cambiare strategia per riuscire a salire quel gradino in più e a fare il salto di qualità. Basti pensare a quando ognuno di noi ha provato su se stesso dei forti miglioramenti avvenire anche in grande velocità in certi periodi della nostra vita, in momenti di cambiamento, di trasformazione.


 A volte si sceglie di investire su se stessi con un corso per migliorarsi, oppure ci si pone un obiettivo, una sfida che ci mette alla prova. Il livello di pensiero che si ha quando ci si pone di fronte a un “problema” non può essere quello che lo risolve. Bisogna fare il cosiddetto salto di paradigma, diceva Einstein. E se ci pensiamo è proprio così.


 A tutti noi sarà capitato almeno una volta di avere la cosiddetta “illuminazione” nel momento in cui si arriva a risolvere le nostre sfide di ogni giorno. Ecco, è proprio lì che ci si sente cresciuti, anche solo di un centimetro. Ed è anche il momento in cui alziamo i nostri standard. 
Raggiunto uno step non si è più disposti a tornare indietro, si aggiunge ancora un gradino e si impara ad evolvere ancora di più. E tutto questo non riguarda solo gli studenti, ma chiunque senta dentro di sé la voglia di imparare e di crescere. 


Rimanendo focalizzati su ciò che si vuole ottenere le soluzioni si presentano, magari dove meno ci aspettiamo di trovarle. 


D’altronde, “il maestro arriva quando l’allievo è pronto”, e questo vuol dire che quando si ha voglia di ottenere risultati si è disposti a crearsi l’opportunità di imparare e lo si fa con la gioia di chi è disposto a fare un salto di qualità. Il focus è, secondo me, la chiave più importante di chi abbia voglia di imparare e di ottenere risultati. 


Concentrati su ciò che si vuole diventa facile trovare anche la strada.



lunedì 11 ottobre 2010

Imparare Facilmente? Adesso si può, le nuove tecniche al servizio della memoria

Avere la capacità di apprendere in maniera semplice e veloce qualsiasi tipo di informazione con il minimo sforzo è il sogno di ogni studente.

Ore e ore passate chini sui libri di scuola che siano in italiano, in inglese o in latino sono tra i ricordi più gettonati di generazioni e generazioni di studenti. Già, per quanto il tempo passi e l’evoluzione dei computer e della tecnologia in generale sia in continua espansione il problema è trasversale… il tempo investito nello studio e nella ripetizione è sempre troppo rispetto ai risultati che poi si ottengono, e che diverse volte non sono poi così soddisfacenti.

Ma come si può ovviare a questo quesito che assilla genitori e figli?

E’ davvero possibile trovare un metodo di studio di facile applicazione, di semplice comprensione che permetta a qualsiasi studente di prendere appunti in maniera efficace, di evitare sprechi di fogli,tempo e inchiostro, che permetta di sintetizzare in modo comprensibile e che faciliti un ricordo a lungo termine?

Molti ragazzi, giovani e meno giovani (come il sottoscritto) sembrano aver trovato la risposta in un corso conosciuto come “corso di tecniche di memoria e lettura veloce”.

Il metodo insegnato a questa tipologia di corsi è semplice e all’avanguardia. Si tratta del perfetto connubio tra le antiche tecniche mnemoniche dei grandi della storia come Cicerone e Pico della mirandola (ovviamente con le dovute modernizzazioni) e le memotecniche più innovative come le mappe mentali del cognitivista Tony Buzan.

L’associazione di queste tecniche crea una miscela vincente.

Finalmente lo studente ha un metodo che lo sostiene dalla prima fase dello studio (prendere appunti a lezione), a quella intermedia (la schematizzazione con la ricerca dei concetti chiave) per arrivare a quella finale: un ricordo fatto di logica e collegamento tra i vari argomenti che persista ben oltre l’interrogazione del caso e permetta successive integrazioni.

“straordinario” direte voi.. Ed è proprio così che descrivono il metodo studenti e soprattutto genitori che vengono a contatto con questa realtà che non è fatta solo di cifre di 40 o 50 numeri imparati a memoria con facilità e in pochi secondi (anche se con le memotecniche è possibile ed è stupefacente vedere un ragazzino di 14 anni cimentarsi in una prova simile con assoluta tranquillità) ma è fatto di risultati reali e concreti, di esami superati, di lauree conseguite in corso e di una nuova generazione di ragazzi che “Usano la testa” nel vero senso della parola.

Forse anche nell’apprendimento è arrivato il momento della svolta, è tempo per le nostre menti di “compiere il primo passo sulla luna della memoria” senza rimanere fossilizzati su vecchi metodi obsoleti e noiosi che hanno già in molti casi tracciato la strada del fallimento.

Largo al nuovo e al futuro dei nostri figli, e speriamo che un giorno si “ricordino” di insegnare qualche stratagemma ai loro stanchi genitori che si sono mossi per dar loro questa grande opportunità.